I soldi che i lavoratori stranieri in Italia spediscono all'estero - Openpolis (2023)

Spesso si parla delle rimesse verso l’estero come di perdite subite dall’economia italiana, mentre sono in buona parte controbilanciate dalle rimesse in entrata, costituendo al tempo stesso un’importante risorsa per i paesi beneficiari.

venerdì 23 Luglio 2021 | Migranti

Le rimesse in uscita, ovvero i soldi che i lavoratori stranieri inviano per motivi vari nel paese di origine, sono spesso considerate alla stregua di “perdite”. In realtà, se confrontate con le rimesse in entrata, esse hanno un ruolo abbastanza modesto nell’economia italiana. Allo stesso tempo, però, sono una risorsa fondamentale per i paesi a più basso tasso di sviluppo.

Cosa sono le rimesse?

Con il termine “rimesse” si intende il reddito che il lavoratore residente all’estero risparmiae invia nel proprio paese, spesso come forma di sostegno alla famiglia di origine. Come evidenzia l’Unione europea, sono rimesse i soldi inviati sia dai lavoratori permanentemente residenti nel paese ospite sia da quelli presenti temporaneamente come lavoratori stagionali.

Remittances is household income being generated by economic activity in another than the home economy, which subsequently is transferred to or earned on the account of the household in the home economy.

Dal punto di vista di un paese specifico, esistono due tipi di rimesse: quelle in entrata e quelle in uscita. Quelle in uscita sono le rimesse secondo l’accezione comune, ovvero quelle dei lavoratori stranieri che mandano soldi nei loro paesi di origine. Esistono però anche cittadini autoctoni che lavorano all’estero mandando anch’essi soldi a casa. In questo caso si parla di rimesse in entrata.

Essendo l’Italia un paese ad alto tasso di sviluppo, le rimesse in uscita sono maggiori rispetto a quelle in entrata, anche se questo è parzialmente influenzato dalle modalità di registrazione degli italiani all’estero, che spesso non avvengono tramite l’istituto ufficiale (AIRE) e portano quindi a sottostime. Oltretutto, gli stranieri residenti in Italia provengono generalmente da famiglie più indigenti rispetto agli italiani residenti all’estero.

Le rimesse italiane verso l’estero hanno avuto un andamento piuttosto dinamico negli ultimi 10 anni. Dopo un picco nel 2011, sono calate per alcuni anni, per poi riprendere a crescere dal 2017. Nonostante le previsioni, secondo cui la pandemia avrebbe causato un forte calo nelle rimesse (stimato dalla Banca mondiale al -8,7%), queste sono aumentate rispetto al 2019, attestandosi più o meno allo stesso livello del 2010.

Dopo un calo di alcuni anni, le rimesse hanno ripreso ad aumentare

Le rimesse degli stranieri residenti in Italia, in miliardi di euro, tra il 2010 e il 2020

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Dopo un calo di alcuni anni, le rimesse hanno ripreso ad aumentare - Le rimesse degli stranieri residenti in Italia, in miliardi di euro, tra il 2010 e il 2020

DA SAPERE

I dati si riferiscono esclusivamente ai canali “formali” (gli operatori di money transfer, le banche e le poste) ed escludono quindi quelli “informali” quali il trasferimento di contante a seguito del viaggiatore, difficilmente quantificabili. Secondo la Banca d’Italia, altri paesi europei non hanno visto un andamento dinamico come quello italiano a livello di rimesse verso l’estero. Da una parte, questo fenomeno è riconducibile alla crisi economica italiana, che ha colpito duramente i redditi degli stranieri. Dall’altra, le ragioni sono anche statistiche: nei tre anni tra il 2010 e il 2012 le rimesse sono state misurate in modo leggermente differente.

FONTE: elaborazione openpolis su dati della Banca d'Italia
(ultimo aggiornamento: martedì 20 Luglio 2021)

L'importanza delle rimesse per i paesi di origine

Le rimesse costituiscono una risorsa importantissima per i paesi beneficiari: contribuiscono allo sviluppo delle economie locali, nonché al miglioramento delle condizioni materiali delle famiglie riceventi.

Secondo le stime della Banca mondiale, in alcuni paesi a basso tasso di sviluppo le rimesse arrivano a coprire un terzo di tutti i flussi finanziari in entrata. In paesi come Somalia e Libano, costituiscono più del 30% del prodotto interno lordo. Secondo le Nazioni unite, circa tre quarti delle rimesse sono usate per beni essenziali quali cibo, medicine, rette scolastiche o affitti. Dal 1990, inoltre, le rimesse a livello globale superano i fondi dedicati agli aiuti allo sviluppo.

Con aiuto pubblico allo sviluppo si intende l'insieme di risorse pubbliche destinate ad attività e progetti di cooperazione con paesi in via di sviluppo, al fine di migliorarne le condizioni socio-economiche. Vai a "Che cos’è l’aiuto pubblico allo sviluppo"

Per quanto riguarda le rimesse in uscita dall'Italia, non tutti i paesi destinatari rientrano tra i paesi riceventi, ossia beneficiari dei fondi per l'aiuto allo sviluppo.

Il Bangladesh è il primo paese per rimesse nel 2020

Le prime 10 nazioni destinatarie delle rimesse all’estero dall’Italia, nel 2020

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Il Bangladesh è il primo paese per rimesse nel 2020 - Le prime 10 nazioni destinatarie delle rimesse all’estero dall’Italia, nel 2020

DA SAPERE

I dati si riferiscono esclusivamente ai canali cosiddetti “formali” (gli operatori money transfer, le banche e le poste).

FONTE: elaborazione openpolis su dati della Banca d'Italia
(ultimo aggiornamento: martedì 20 Luglio 2021)

Un'importante limitazione alle rimesse è il loro costo. Per via delle normative vigenti in fatto di lotta al riciclaggio di denaro e al terrorismo, i lavoratori stranieri devono scegliere canali ufficiali come le banche, le poste o gli operatori money transfer quando inviano denaro. Tutti questi strumenti, però, se da una parte consentono la piena tracciabilità dei flussi, dall'altra hanno commissioni molto alte.

Secondo la Banca mondiale, la commissione si aggira, globalmente, intorno al 7%, raggiungendo quasi il10%in alcuni paesi dell’Africa subsahariana, peraltro tra le aree del mondo dove ci sono più alti livelli di povertà.

7% la commissione media imposta sulle rimesse a livello globale.

Per questo, tra gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni unite figura anche l'abbassamento di questa commissione a meno del 3% entro il 2030.

Entro il 2030, ridurre a meno del 3 per cento i costi di transazione delle rimesse dei migranti ed eliminare i corridoi di rimesse con costi più alti del 5 per cento

In Italia, come nel resto dell'Occidente, su tutte le transazioni verso l'estero (al di fuori della comunità europea) è imposta la commissione della banca stessa. Il decreto legge 199/2018 (articolo 25-novies), voluto dall'ex ministro dell'interno Matteo Salvini, ha inoltre introdotto un'aliquota ulteriore fissata all'1,5% da applicare solo ai trasferimenti personali verso l'estero, ma non a quelli commerciali. Con la legge di bilancio del 2021(art.1 comma 1120) questa disposizione è stata abrogata.

Il panorama europeo delle rimesse in uscita

Secondo i dati della Banca mondiale, che differiscono piuttosto significativamente da quelli della Banca d'Italia, avendo una nozione più ampia di "rimesse" che include tutti i transferimenti personali, i lavoratori stranieri residenti in Italia avrebbero inviato a casa circa 10 miliardi di euro nel 2020. In entrata, invece, la cifra si attesterebbe intorno ai 9 miliardi. In ogni caso, si tratta di circa lo 0,5% del pil nazionale.

Il Lussemburgo è il paese europeo con il più alto rapporto rimesse/pil

I paesi europei a seconda del rapporto tra rimesse in uscita e pil, nel 2020

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Il Lussemburgo è il paese europeo con il più alto rapporto rimesse/pil - I paesi europei a seconda del rapporto tra rimesse in uscita e pil, nel 2020

DA SAPERE

I paesi Ue dove il rapporto tra rimesse in uscita e pil è più alto sono Lussemburgo (19,4%), Malta (3,5%) e Cipro (3,3%). In tutti e tre i casi si tratta di nazioni dalle dimensioni ridotte e con livelli di tassazione bassi. Per rimesse in uscita si intende il flusso di denaro da questi paesi verso l’estero, tramite le transazioni personali dei lavoratori stranieri residenti. Non sono disponibili i dati di Finlandia e Repubblica d’Irlanda.

FONTE: elaborazione openpolis su dati della Banca mondiale
(ultimo aggiornamento: martedì 20 Luglio 2021)

Nel 2020 l’Italia è quinta in Ue per rimesse in uscita, dodicesima a livello mondiale. Se tuttavia consideriamo le rimesse in rapporto al pil, il paese scivola alla 18esima posizione a livello europeo e alla 55esima nel mondo.

Mettere in relazione le rimesse e il pil permette di valutare il loro peso rispetto alla ricchezza nazionale. Nel caso dell'Italia si tratta tutto sommato di una cifra modestasoprattutto se consideriamo che le rimesse in entrata (i soldi mandati a casa dagli italiani che lavorano all'estero) rappresentano anch'esse lo 0,5% del pil, "riequilibrando" le somme che ogni anno vengono spedite dai cittadini stranieri nelle rispettive nazioni di origine.

Foto credit: Anita Ishaq

Il sostegno della Commissione europea alla produzione di questa pubblicazione non costituisce un'approvazione del contenuto, che riflette esclusivamente il punto di vista degli autori, e la Commissione non può essere ritenuta responsabile per l'uso che può essere fatto delle informazioni ivi contenute.

Chi: migranti, stranieri

Cosa: centri di accoglienza, Hate speech

FAQs

I soldi che i lavoratori stranieri in Italia spediscono all'estero - Openpolis? ›

Secondo i dati della Banca mondiale, che differiscono piuttosto significativamente da quelli della Banca d'Italia, avendo una nozione più ampia di "rimesse" che include tutti i transferimenti personali, i lavoratori stranieri residenti in Italia avrebbero inviato a casa circa 10 miliardi di euro nel 2020.

Cosa sono le rimesse dei lavoratori? ›

Cosa sono e a cosa servono le rimesse

Le rimesse sono i soldi che gli stranieri permanentemente o stagionalmente residenti all'estero inviano nel proprio paese, spesso come forma di sostegno alla famiglia di origine.

Cosa si intende per rimesse degli emigrati? ›

loc. s.f.pl. TS econ. l'insieme dei fondi o transazioni a titolo gratuito che gli emigrati inviano alle loro famiglie rimaste in patria.

Che lavori fanno gli stranieri in Italia? ›

Tra i settori con la più alta incidenza di occupati stranieri, si segnalano Agricoltura (18,0% del totale degli occupati), Costruzioni (15,5%) e Alberghi e ristoranti (15,3%). È però in Altri servizi collettivi e personali che la quota di lavoratori stranieri è più elevata: 34,3%.

Che cosa è la migrazione internazionale? ›

In termini generali, spostamento di una o più persone, sia attraverso una frontiera internazionale (migrazione internazionale), sia all'interno di uno Stato (migrazione interna), per più di un anno, indipendentemente dalle cause, volontarie o involontarie, e dai mezzi, regolari o irregolari, usati per la migrazione.

Chi deve fornire ai lavoratori? ›

Secondo l'articolo 18 del D. Lgs 81 08, il datore di lavoro ha l'obbligo di fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale, sentito il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il medico competente, ove presente.

Dove vanno gli emigrati? ›

Dopo il Regno Unito, le destinazioni più gettonate sono Germania, Francia, Svizzera, Spagna e Brasile. Rispetto al 2019, in crescita Regno Unito e Belgio, stabili Francia e Spagna, in calo la Germania, mentre crollano i flussi extraeuropei verso Brasile e Cina, probabilmente causa pandemia.

Come vengono ospitati i rifugiati in Italia? ›

In Italia possiamo distinguere tra Strutture temporanee, Centri governativi per richiedenti asilo e Centri del Servizio protezione richiedenti asilo e rifugiati (Sprar). In particolare ci sono: circa 3100 strutture temporanee (Centri di accoglienza straordinari - Cas) che accolgono il 73,9% dei migranti.

Quando si emigra? ›

Quando vengono a mancare le condizioni necessarie al pieno compimento dei desideri dell'uomo, questo è spinto a cercare un luogo diverso da quello di origine "dove aver miglior fortuna". Le motivazioni possono essere le più diverse: economiche, politiche, guerre in atto, persecuzione.

Qual è il lavoro più richiesto in Italia? ›

Si parte dalle figure tradizionali, come medici e avvocati, fino alle nuove professioni digitali. Tra le professioni più richieste ovviamente c'è quella dell'ingegnere, il cui stipendio – a seconda del settore di specializzazione – può oscillare tra i 37mila e i 51mila euro lordi all'anno.

Qual è la comunità straniera più numerosa in Italia? ›

Le diverse collettività residenti

Tra le 198 collettività presenti, le prime cinque coprono da sole il 48,4% di tutti i residenti stranieri: i più numerosi si confermano i romeni (1,1 milioni: 20,8%), seguiti da albanesi (433mila: 8,4%), marocchini (429mila: 8,3%), cinesi (330mila: 6,4%) e ucraini (236mila: 4,6%).

Quanto guadagna uno straniero in Italia? ›

In media un dipendente straniero percepisce 987€ al mese, quasi 300€ in meno di un dipendente italiano (il 22,9% in meno).

Quali sono gli svantaggi della migrazione? ›

Può creare situazioni di surriscaldamento nel settore degli alloggi, salute, trasporti, ecc., specie nelle zone marginali (creazione di quartieri “ghetto”) -. Si discute se la forza lavoro immigrata sia concorrenziale con la forza lavoro locale sul piano dei salari (talvolta anche sul piano dell'occupazione).

Qual è la direttrice più percorsa dai migranti? ›

L'attuale situazione geopolitica fa sì che la maggior parte di questi flussi tenda a dirigersi principalmente verso la caotica Libia, da dove è più facile il transito finale verso l'Europa.

Che differenza c'è tra l'emigrazione e l'immigrazione? ›

L'emigrazione è il fenomeno che consiste nel lasciare il proprio paese, mentre l'immigrazione consiste, invece, nell'arrivare in un altro paese. Dunque se un italiano va in America, per gli italiani è un emigrato, ma per gli americani è un immigrato.

Quale obbligo non ha il datore di lavoro? ›

Come anticipato, gli obblighi non delegabili del datore di lavoro sono solo due, per essere precisi: La valutazione dei rischi e la conseguente redazione del DVR.

Chi controlla se i dipendenti sono in regola? ›

Chi effettua le ispezioni sul lavoro? In Italia l'ente che si occupa di eseguire questi controlli è l'Ispettorato Nazionale del Lavoro – INL, che si compone di 80 sedi (Ispettorati Territoriali del Lavoro, ITL) sparse in tutte le regioni italiane.

Qual è il principale obbligo per il lavoratore? ›

Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro.

Come vengono chiamati gli italiani in America? ›

Gli italiani erano chiamati 'dago', termine dispregiativo, e qualcuno diceva che 'ci vogliono due o tre dagoes per fare un white man'.

Quando esce il nuovo decreto flussi 2023? ›

27 gennaio 2023

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 21 del 26 gennaio 2023, il DPCM del 29 dicembre 2022 (c.d. Decreto flussi) con cui sono state fissate le quote dei lavoratori stranieri che possono fare ingresso in Italia per lavorare.

Perché si emigra dall'Italia? ›

La causa principale dell'emigrazione italiana fu la povertà, dovuta alla mancanza di terra da lavorare, specialmente nell'Italia meridionale.

Come richiedere soldi per rifugiati? ›

Per richiedere il contributo su https://contributo-emergenzaucraina.protezionecivile.gov.it è necessario avere il Codice Fiscale (indicato nella ricevuta della domanda di permesso di soggiorno per protezione temporanea), un numero di cellulare e una email.

Quale Paese al mondo ospita il maggior numero di rifugiati? ›

I paesi che ospitano il maggior numero di rifugiati sono Turchia, Colombia, Pakistan, Uganda e Germania. Solo il 17% dei rifugiati è ospitato in regioni economicamente sviluppate. Guarda nella nostra infografica i dati sulle richieste di asilo nell'UE per il 2020 e i dati UNCHR sul numero di rifugiati per paese UE.

Che diritti hanno i rifugiati? ›

una direttiva sulle qualifiche che stabilisce chi può essere considerato rifugiato o beneficiario di protezione sussidiaria e che prevede una serie di diritti per i beneficiari (permessi di soggiorno, documenti di viaggio, accesso al lavoro e all'istruzione, previdenza sociale e assistenza sanitaria).

Chi emigra negli Stati Uniti? ›

Tra il 1821 e il 1924 circa 50 milioni di cittadini europei si trasferirono negli Stati Uniti. Dagli anni Venti dell'Ottocento fino al 1870/1880 emigrarono negli Stati Uniti soprattutto tedeschi, inglesi, scozzesi e scandinavi; gli irlandesi arrivarono in massa a metà Ottocento.

Chi emigra dall'Italia? ›

Nel 2021, ultimo anno per cui si hanno dati, le cancellazioni anagrafiche dall'Italia per l'estero (emigrazioni) sono state circa 158.000 (-1% sul 2020). Di queste, il 59% ha riguardato emigrati italiani: circa 94.000 cittadini (numero stabile rispetto agli scorsi anni).

Quali sono i vantaggi della migrazione? ›

Per i Paesi di arrivo i vantaggi sono l'apporto di giovani che ovviano al calo di popolazione, manodopera a basso costo, personale che svolge mestieri faticosi e anche capacità non riscontrabili nella popolazione locale.

Qual è il lavoro meno pagato in Italia? ›

Guarda la lista dei lavori meno pagati, ci sono professori di scuola, badanti, agenti immobiliari e dipendenti pubblici. I professori si occupano di istruzione ed educazione, le badanti danno assistenza alle persone in difficoltà.

Chi guadagna bene in Italia? ›

I notai si trovano in cima alla classifica, con un guadagno annuo di 265.000 euro lordi. I medici seguono al secondo posto con un guadagno annuo di 75.000 euro lordi, mentre i piloti d'aereo di linea si trovano al terzo posto con un guadagno annuo di 74.400 euro lordi.

Quali sono i lavori più pagati senza laurea? ›

Ma adesso vediamo quali sono i lavori senza laurea più pagati. Al primo posto troviamo, naturalmente, i lavori che appartengono al mondo digital: E-Commerce Manager, Digital Marketing Manager, Web Designer, Copywriter ecc. Con questo tipo di carriere, i guadagni vanno da un minimo di € 25.000 netti per ogni anno.

Chi ha più stranieri in Europa? ›

In termini assoluti, i Paesi con il più alto numero di stranieri presenti nel proprio territorio sono la Germania (7,5 milioni), il Regno Unito (5,4 milioni), l'Italia (5 milioni), la Spagna (4,5 milioni) e la Francia (4,4 milioni), che insieme contano per il 76% dei cittadini stranieri presenti nell'Ue.

Dove ci sono meno stranieri in Italia? ›

Non a caso nel Mezzogiorno la concentrazione di stranieri è meno di un terzo: Sicilia, Calabria, Sardegna, terre da cui anche gli italiani emigrano, non sono attrattive per nessuno.

Per quale motivo i romeni vengono in Italia? ›

Secondo diversi analisti, i fattori che hanno favorito questa massiccia emigrazione dalla Romania verso l'Italia sono essenzialmente geopolitici (tra questi la prossimità territoriale e la caduta delle frontiere intereuropee), economici (il basso indice di sviluppo umano in Romania e l'economicità dei trasferimenti) e ...

Chi guadagna 3000 euro netti al mese? ›

Chi guadagna 3000 euro al mese? Puoi guadagnarli tranquillamente facendo il funzionario, il dentista, il professore universitario, il direttore di banca , il camionista, il geometra che fa anche trasferte.

Chi guadagna 2300 euro al mese? ›

Stando al report, tralasciando i ruoli dirigenziali e i professionisti il settore che ha guadagnato di più nel 2021 è il ramo commerciale/terziario, con gli agenti di commercio in prima linea grazie al loro stipendio medio mensile pari a 2300 euro.

Quanto guadagna il ceto medio in Italia? ›

Quanto si guadagna in Italia (e all'estero)? La mappa degli stipendi. L'italiano medio, single senza figli, percepisce una retribuzione annua lorda pari a 33.855 euro. Un dato in crescita rispetto ai 32.029 euro del 2021.

Cosa sono le rimesse economia? ›

Somma trasferita da un Paese all'altro, in genere da lavoratori immigrati verso le famiglie dei Paesi di origine. Normalmente si tratta di un flusso in uscita per le economie avanzate e in entrata per quelle emergenti; per molti Paesi emergenti si tratta quindi di una voce importante della bilancia dei pagamenti (➔).

Cosa significa rimesse verso i familiari? ›

Con il termine "rimessa" si indica la parte di reddito risparmiata da un lavoratore straniero e inviata al suo nucleo familiare nel paese di origine.

Cosa sono le rimesse documentate? ›

La rimessa documentata è un'operazione effettuata dalla Banca in base alle istruzioni ricevute tramite i documenti e viene usata per: ricezione del pagamento e/o accettazione, consegna dei documenti contro pagamento e/o contro accettazione, consegna dei documenti con altre condizioni.

Cosa vuol dire ripresa economica? ›

Una ripresa economica si ha quando un'economia si sta riprendendo da una recessione e comincia a espandersi di nuovo. Le economie si muovono per fasi e, una volta che si sono contratte e sono andate in recessione, entrano alla fine in una fase di ripresa prima di ricominciare il ciclo.

Cosa si intende per rimessa bancaria? ›

Nel linguaggio di banca e commerciale, trasmissione di fondi, titoli, valori da una persona all'altra; in particolare, la divisa che il debitore invia al creditore a regolamento del suo debito in moneta estera.

Cosa si intende con deficit? ›

Situazione che si viene a manifestare ogniqualvolta il saldo tra entrate e uscite relative al conto economico di un soggetto (privato o pubblico) o di un sistema economico registra un valore negativo (si definisce anche disavanzo).

Come funziona il servizio Money Transfer? ›

si invia denaro trasferendolo da una carta di credito o di debito del circuito Mastercard o Visa. su conto bancario e, in questo caso, il mittente dovrà indicare il codice IBAN. in contanti. su mobile wallet al numero di telefono fornito dal mittente al momento dell'invio del denaro.

Come funziona il cash against Documents? ›

Il sistema di pagamento Cad (Cash against documents) prevede che i documenti non seguano la merce ma che vengano inoltrati dalla banca del venditore alla banca estera del compratore. Per ritirare i documenti il compratore paga la somma dovuta presso la sua banca e una volta in possesso dei documenti ritira la merce.

Cosa vuol dire pagamento CAD? ›

Pagamento contro documenti o incasso documentario. Si tratta del pagamento della merce contro consegna dei documenti che la rappresentano. Il pagamento può avvenire mediante contanti (documents against payment D/P) o mediante cambiale (tratta o pagherò) (documents against acceptance D/A).

Cosa sono le disposizioni di pagamento? ›

Disposizione di pagamento: cos'è? La disposizione di pagamento è l'ordine dato dal cliente alla banca, attraverso il quale si chiede l'accredito di una somma a favore di un altro soggetto. Non a caso, si parla anche di ordine di pagamento.

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Author: Aracelis Kilback

Last Updated: 25/10/2023

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